Mi è accaduto, del tutto casualmente, di vedere una puntata, tempo addietro, di “Techetechetè”, trasmissione “cuscinetto” dove la Radio Televisione Italiana celebra se stessa e i suoi antichi fasti di avanspettacolo. Normalmente poco incline a seguire gli “amarcord”, soprattutto quando non mi appartengono, stavo per spegnere quando… beh, quando ho ascoltato alcuni dei tormentoni che mi sono stati familiari in gioventù.
Sarebbe fin troppo facile commentare la ridda di sensazioni che sono emerse nel guardare in prospettiva (in una prospettiva ex post, appunto, quando “tutto è passato”) le immagini, i vestiti, le pose, le capigliature e ancora ascoltare gli accordi, la demenzialità dei testi ecc. Insomma: furono davvero anni bui – o forse, chissà, lo sono sempre (stati) quelli del pop – ma anni nei quali siamo, nonostante questi “tamarri” che son durati una sola stagione (mi vien da dire, per fortuna), cresciuti (forse male, a causa loro). E tutto questo, sempre ex post, mi pare abbia del miracoloso.
Qui di seguito provo a fare un’operazione semplice semplice: siccome per molti motivi – a partire dagli ovvi copyright – non posso caricare una intera trasmissione televisiva sul blog, mi avvalgo della scaletta lì proposta (tratta soprattutto dalla celebre trasmissione “Discoring”) e attingo, dove possibile mettendo un link, da quel gigantesco juke-box che è youtube. A voi i commenti (se ne avete):
- Europe, The final countdown (1987);
- Lu’ Colombo, Maracaibo (1981);
- Imagination, Music and Lights (1982);
- Gianni Bella, Questo amore non si tocca (1981)*;
- Sandro Giacobbe, Sarà la nostalgia (1982);
- Kim Carnes, Bette Davis Eyes (1981);
- Falco, Der Kommissar (1982);
- Enzo Avallone (aka Truciolo), Ti chiami Africa (1980);
- Sabrina, Boys (1987);
- Richard Sanderson, Reality (1981) – colonna sonora de “Il tempo delle mele”;
- Gazebo, I like Chopin (1983);
- Queen, Radio Ga Ga (1984) – l’unica che forse salverei…;
- Pino D’Angiò, Ma quale idea (1980);
- Banco (del Mutuo Soccorso), Moby Dick (1983);
- Tony Esposito, Kalimba de luna (1984);
- Lio, Amoureux solitaires (1981) – di questa cantante invece ero definitivamente innamorato… (avevo 11 anni);
- O.M.D., Enola Gay (1981) – di questa canzone ho il 45 giri a casa dei miei;
- Mango, Bella d’estate (1987);
- Buggles, Video killed the radio star (1980);
- Guesch Patti, Etienne (1988);
- Novecento, Movin’on (1984);
* E qui ci sarebbe da aggiungere al titolo “con un bastone, ma con le mani sì”. Il testo, terrificante, a un certo punto dice:
È sempre un’avventura rimettersi con te
Ma io non ho paura, del porno sono il reUn re senza corona
Quante nevrosi ho
Un re che te le suona se mi dirai di no
Questo si cantava negli anni ’80!