Cammelli e opzione nucleare: forse mi sono perso qualcosa…

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Non so se capita anche a voi, ma ogni tanto mi pare di essere fuori dal mondo, ma non perché io abbia valori o principii che nel frattempo sono mutati, quanto piuttosto perché mi pare che il mondo vacilli, ondeggi sempre un po’ sull’orlo della follia.

Così, per esempio, comincio a sentire da più parti (Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, leader di “Coraggio Italia” qui; Matteo Salvini, che non ha bisogno di presentazioni, in diverse occasioni e qui metto il link a una sola di queste, qui) (ri)parlare di nucleare, di “nucleare pulito”, di “nucleare green” (ah, il potere cosmetico e mistificatorio di parole che accostate tra loro non vogliono dire niente!), di nucleare “per fusione”.

E finché sono i politici a dire cose improprie, se non patentemente false, vabbè, mi preoccupo il giusto (però mi preoccupo perché questi signori sono esposti mediaticamente molto più di molte persone competenti in materia…), ma quando a parlarne, qualche sera fa a “TG2 Post” (registro l’episodio in questo altro post, sempre su questo blog), è il Ministro della Transizione Ecologica, dottor Roberto Cingolani, mi preoccupo decisamente di più. Dunque, dal basso della mia ignoranza, faccio un ripassino – a mio stesso beneficio in primo luogo – sulle differenze che ci sono tra la fissione nucleare (che di solito si impara alle medie inferiori, o almeno: ai miei tempi era così, ma io sono nato, cresciuto e diventato maggiorenne in un mondo in cui la Guerra fredda era ancora una realtà…) e la fusione nucleare.

La fissione nucleare è un po’ come giocare a biliardo: si colpisce con una palla (un neutrone) una biglia (nucleo di uranio, per esempio, 235 – dove il numero indica il numero di massa, il numero cioè di neutroni e protoni che costituiscono il nucleo appunto) che a sua volta “spaccandosi” (decadendo, in linguaggio tecnico) va a colpire altri nuclei, e così via in una reazione a catena che può essere controllata, dando luogo a un reattore nucleare, o incontrollata, dando luogo a una bomba atomica. Questo per fare il ripassino, l’ABC della fissione che ha lo svantaggio di creare – sia nel caso di reazione controllata che in quella incontrollata – elementi “di scarto” che generano radioattività per molti molti molti – aiutatemi a dire: molti – anni. Quindi scorie, di cui non sappiamo cosa farcene, ma che sono impossibili da smaltire, che devono essere conservate in un posto sicuro magari per centinaia di anni (ve lo immaginate?), ecc. ecc. Fine del ripassino sulla fissione.

La fusione, ma lo dice la parola stessa, è invece la procedura contraria: qui anziché “rompere nuclei” si cerca di unirli e, con certi elementi (ferro e nichel, per esempio), la reazione darebbe luogo a una grande quantità di energia, ma cercare di unire i nuclei non è cosa semplice perché le forze elettromagnetiche di repulsione tra i nuclei, sono fortissime. Il vantaggio della fusione però, se ci si riuscisse, sarebbe quello di NON generare scorie. Quando dico fortissime, voglio dire fortissime: la fusione nucleare è il meccanismo che sta alla base della formazione delle stelle. Siamo riusciti a fare qualcosa sulla fusione? Sì certo, ma solo con una reazione incontrollata che ha dato origine alla bomba H. Quanto è potente una bomba H (dove H, sta per idrogeno)? Per pensare a quanto è potente basta far riferimento alla “miccia” che serve per farla innescare, costituita da una bomba a fissione, tale e tanta deve essere l’energia sprigionata istantaneamente. Dagli anni ’60 del secolo scorso si cerca di sfruttare questa energia che in effetti risolverebbe un bel po’ di problemi. Il progetto più recente e avanzato lo abbiamo in Europa, per l’esattezza in Francia, non lontano da noi, e si chiama ITER. E’ in fase sperimentale, ovviamente, ma le informazioni che mi ricordavo è che le temperature di fusione sono confrontabili effettivamente con quelle del Sole – un milione di gradi Celsius – e, siccome non esiste nessun materiale sulla Terra che possa resistere a tali temperature, questo “plasma stellare” riprodotto artificialmente sulla Terra, viene confinato mediante un potentissimo campo magnetico generato da magneti la cui superconduttività dovrà essere garantita da temperature prossime allo zero assoluto (per l’esattezza poco sopra, a 4 gradi Kelvin). Insomma, una roba da far tremare le vene ai polsi, anche qualora tutto funzionasse alla perfezione (un milione di gradi Celsus dentro e lo zero assoluto – o quasi – all’esterno, riuscite a immaginarvelo?).

E Cingolani e la cricca al seguito ne parlano come fosse cosa fatta, quindi i casi sono due: o Cingolani ha informazioni che io non ho – il che è anche altamente probabile – oppure mente sapendo di mentire. Ma, non so perché, qualcosa mi dice che la seconda è quella buona. E, sempre a proposito del Ministro e delle uscite, forse vale la pena leggersi questo articolo, il cui titolo già riporta al “dunque” delle questioni affrontate: Per la transizione ecologica bisogna conoscere l’ecologia: non bastano tecnica e guerre puniche, dello zoologo Ferdinando Boero.

Saltando di palo in frasca, la seconda questione salita agli onori delle cronache che di recente mi ha fatto pensare che il mondo stesse vacillando è questa notizia, di cui vi metto il titolo e il link all’articolo perché non voglio spenderci neppure una parola di commento (si commenta, mi pare, abbastanza da sé…): ve lo leggete, se volete, e fate le vostre riflessioni: Arabia Saudita, botox ai cammelli per vincere il concorso di bellezza: decine di squalifiche.

Auguri a tutti – i segni che l’Umanità sia fottuta ci sono davvero tutti…